Fa le sedie del Grande Fratello: Francesco Marzi, un giovane designer aretino, ha arredato una parte della “casa” televisiva.

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Arezzo, 31 marzo 2014 – Sono davvero cose mai viste le creazioni di Francesco Marzi, l’art designer casentinese 33enne che si presenta sul sito thingsneverseen.it. Così originale e innovativo il creativo del Corsalone che una delle sue sedie proprio in questi giorni fa bella mostra di sé dentro la casa più spiata d’Italia, quella del Grande Fratello a Cinecittà. Una fila di sedie, tutte intorno alla piscina della «casa» Tv.

E prima di lì la stessa seduta era apparsa in due puntate della fortunata trasmissione di Paolo Marella Vendo sul canale Real Time. Tra le sue creazioni c’è anche la sedia che adesso si trova nella «Casa» del Grande Fratello, si chiama Cariola Evolution, una sorta di modello vintage della carriola che normalmente si usa per trasportare materiale, questa è stata capovolta per creare una seduta coloratissima e disponibile in varie tonalità e dotata anche di cuscini in fantasia.

Sedie intorno alle quali si snodano le vicende del reality, tra amori costruiti e smantellati, gelosie, liti, risate. Gli inquilini si alternano nel piccolo schermo, tutti hanno gli occhi per loro, Marzi lo ha fatalmente solo per le sedie.
«Siamo alla ricerca di nuove idee, mode e tendenze che assumono un ruolo importante nella vita di tutti i giorni. Seguendo questa filosofia creiamo oggetti che ci rispecchiano, mixando passione e individualismo, dinamicità e forme, l’essere easy e chic, con passione e un po’ di pazzia».

Ma Francesco Marzi crea anche tavoli e panche da esterni, la sedia puzzle, fa tavolini, librerie, porta tovaglioli, attaccapanni e vari oggetti d’arredamento tutti originalissimi che si possono trovare nei più prestigiosi negozi d’Italia. «Sono designer freelance, con la passione per la lettura, le foto, la musica elettronica e i complementi d’arredo, sin dalla mia giovane età sono rimasto affascinato dagli oggetti che mio padre creava nell’azienda di famiglia. Vedere i materiali grezzi trasformarsi con le varie operazioni manuali mi lasciava esterrefatto, tramandandomi la passione. L’utilizzo di materiali di recupero, dal legno al cemento, dalle stoviglie alla plastica unita alla mia fantasia e la fatica del lavoro manuale hanno ispirato la mia collezione.

Creo nel mio laboratorio i progetti da me disegnati, curandone ogni particolare, dalla progettazione, alla prototipazione, sino alla creazione dell’oggetto finale. Oggi mi avvalgo di partner, amici, seri e professionali come: Antonio Bosi e Guido Sisti, maestro orafo presso l’istituto Margaritone, sezione orafi di Arezzo, insegnante delle tecniche di oreficeria e cesello. Ogni oggetto è numerato a mano».

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